Analisi tattica del Genoa di Patrick Vieira
Sistema di gioco di base: 4-3-3
Sistema di gioco in fase di possesso: 3-2-2-2-1
Sistema di gioco in fase di non possesso: 4-5-1
Costruzione
1) Costruzione dal basso
Il Genoa adotta una strategia che privilegia la costruzione dell’azione a partire dal basso, con i due mediani che vengono coinvolti nella manovra. Questi ultimi, spesso alternativamente, si abbassano per fornire linee di passaggio sicure e facilitare una progressione palla a terra. Il sistema utilizzato è riconducibile a un 2+4, dove i due centrali difensivi rimangono stabili in posizione, mentre i terzini salgono, allineandosi ai centrocampisti centrali. Questo assetto garantisce sia ampiezza che opzioni di scarico laterali o verticali, evitando situazioni di isolamento per il portatore di palla. Se la costruzione dal basso risultasse efficace, il portiere Leali o i centrali, tendono a cercare soluzioni esterne, allargando il gioco verso i terzini, i quali poi provano subito la verticalizzazione verso gli esterni di attacco. Questa scelta permette di sfruttare al meglio l’ampiezza del campo, obbligando l’avversario a dilatare le proprie linee di pressione e costringendolo spesso negli uno contro uno con gli esterni. Durante questa fase si nota una dinamica interessante: l’esterno di attacco e il centrocampista sinistro si scambiano di posizione.
2) Costruzione diretta
Qualora l’avversario adottasse un pressing alto aggressivo, il Genoa è costretto a rinunciare alla costruzione bassa, optando per una manovra più diretta. In questi casi, Leali o i centrali difensivi cercano subito un lancio lungo verso il riferimento avanzato, che può essere Pinamonti. Entrambi i giocatori presentano caratteristiche differenti, ma forniscono supporto alla manovra. Pinamonti, ad esempio, sfrutta la sua abilità nel gioco aereo e nel proteggere il pallone spalle alla porta, favorendo le sponde per i compagni o le aperture verso gli esterni.
Sviluppo
Il Genoa punta su una rapida verticalizzazione, con una manovra che si sviluppa prevalentemente lungo le corsie esterne, un marchio di fabbrica di Vieira. Questo approccio consente alla squadra di sfruttare l’ampiezza del campo, obbligando gli avversari a dilatare le proprie linee difensive e creando così spazi utili per sviluppare l’azione offensiva. In particolare, un elemento chiave in questa fase sono le sovrapposizioni dei terzini, come Sabelli e Martin, che spingono con continuità lungo le fasce, sebbene durante questa partita non siano stati particolarmente coinvolti nella manovra offensiva. Questi movimenti non solo permettono di mantenere la squadra larga, ma spesso creano situazioni di superiorità numerica, specie quando si cerca di eludere i raddoppi della squadra avversaria. Il centrocampista più vicino all’azione gioca un ruolo determinante: tende ad allargarsi per offrire una soluzione di passaggio ulteriore.
Questo movimento favorisce una migliore circolazione del pallone e apre linee di passaggio per i compagni, specialmente per gli esterni d’attacco, che possono così ricevere palla in posizione avanzata. Quando si cerca una costruzione ragionata, i terzini poi cercano improvvisamente di verticalizzare verso gli esterni d’attacco, incentivando situazioni di uno contro uno. Tuttavia, se la squadra avversaria chiude efficacemente le linee di passaggio, il Genoa è pronto a cambiare strategia. In caso di costruzione diretta, l’azione si sviluppa rapidamente cercando il centravanti, solitamente Pinamonti, che gioca un ruolo cruciale, essendo l’unico riferimento offensivo. Pinamonti eccelle nel gioco spalle alla porta, utilizzando il fisico per proteggere il pallone e fare da sponda per i compagni. Questa capacità gli consente di aprire il gioco verso gli esterni, che possono sfruttare gli spazi creati, oppure dare il pallone ai centrocampisti che lo scaricano subito in verticale o sulle fasce, portandosi poi in appoggio per dare continuità all’azione offensiva o per cercare la conclusione. Thorsby, ad esempio, è spesso protagonista di questi movimenti, sfruttando il tempismo e l’abilità nel posizionarsi tra le linee avversarie.
I terzini ricoprono un ruolo cruciale nell’ampliare la manovra e garantire opzioni sulle fasce, facilitando l’uscita palla e creando spazio per altre linee di passaggio. Martin e Sabelli sono particolarmente dinamici in fase offensiva, spingendo con regolarità in sovrapposizione agli esterni d’attacco. Le loro incursioni sulle corsie laterali sono fondamentali per creare ampiezza e destabilizzare la difesa avversaria, aumentando le possibilità di cross o di combinazioni veloci.
Gli esterni d’attacco restano larghi, sfruttando la loro tecnica e rapidità per tentare di saltare l’uomo e attaccare la porta. Qualora non ci riuscissero rimarrebbero pericolosi per i loro cross o traversoni in area di rigore. Questo posizionamento offre non solo profondità ma anche un’apertura di gioco che consente ai centrocampisti di inserirsi centralmente, approfittando degli spazi lasciati liberi. Quando una fascia viene bloccata dalla difesa avversaria, i centrocampisti si allargano per offrire alternative di passaggio al fine di dare supporto alla manovra.
Rifinitura
L’obiettivo principale della fase di sviluppo nel gioco del Genoa è quello di liberare spazi strategici per il reparto offensivo, creando così opportunità di attacco. Il centravanti, solitamente Pinamonti, è spesso il punto di riferimento per gli attacchi, cercando di attaccare la profondità e sfruttare gli spazi lasciati liberi dalla difesa avversaria. Il suo movimento in profondità non solo crea disturbi alla difesa, ma apre anche spazi laterali che vengono sfruttati dagli esterni di attacco, che cercano di invadere le corsie laterali e approfittare delle disattenzioni difensive. Un aspetto ricorrente e fondamentale nella fase di sviluppo del gioco è l’inserimento senza palla dei centrocampisti. Questi si posizionano al limite dell’area avversaria per approfittare di eventuali seconde palle o disattenzioni della difesa. La loro capacità di inserirsi rapidamente e con decisione rende il gioco offensivo del Genoa molto dinamico, permettendo di sfruttare ogni occasione che si presenta. Questo tipo di movimento viene anche enfatizzato in fase di transizione offensiva, quando il Genoa, grazie a un pressing ben organizzato, cerca di riconquistare palla in zona alta, costringendo l’avversario a commettere errori e dando vita a rapidi ribaltamenti di fronte.
Finalizzazione
In fase di finalizzazione, il Genoa punta sulla qualità tecnica degli esterni per creare occasioni da gol. Essi sono fondamentali per cercare di superare l’avversario nell’uno contro uno, tentando di sfruttare la loro agilità e abilità nel dribbling. Quando questa soluzione non risulta efficace, la squadra opta per cross e traversoni in area, cercando di sfruttare la fisicità di Pinamonti e gli inserimenti del centrocampista. Una variante tattica interessante, sviluppatasi sull’asse Mezzala/esterno d’attacco, è il tentativo di triangolazione per liberare il centrocampista in area di rigore. Questa combinazione di passaggi crea spazi e occasioni per sfruttare la sua capacità di inserimento e tirare verso la porta. Frendrup e Badelj, sempre molto attenti e dinamici, si posizionano al limite dell’area per raccogliere eventuali rimpalli o respinte della difesa avversaria, pronti a calciare verso la porta. Inoltre, quando la difesa avversaria si sbilancia nel tentativo di recuperare lo svantaggio, il Genoa sfrutta gli spazi concessi per verticalizzare rapidamente.
Fase di non possesso
Il Genoa di Vieira adotta un approccio aggressivo in fase di pressing, ostacolando le squadre che cercano di costruire dal basso. La linea difensiva dei rossoblù è compatta con gli esterni di attacco rientrano nella loro metacampo per cercare di formare una linea a cinque insieme ai mediani. Unico avanzato resta l’attaccante. I terzini rimangono larghi, impedendo alla squadra di effettuare cross dalla linea di fondo
Transizioni
Quando il Genoa ottiene il recupero del pallone prova subito a verticalizzare per il terminale offensivo o provando a far correre gli esterni di attacco, in maniera tale da attaccare la profondità. Il Genoa di Vieira cerca un pressing intenso nel momento in cui viene persa palla, andando ad occupare le linee di passaggio.