FM 24 ZEMANLANDIA DEL MAGICOMONTA

24.11.2023

Un allenatore avanti anni luce. Il portiere che giocava alto e con i piedi, il pressing alto e il fuorigioco a centrocampo. Se pensate che stiamo parlando di un calcio del nuovo millennio vi sbagliate, qui erano i primi anni '90 e Zdeněk Zeman crea la sua Zemanlandia in quel di Foggia.

In questa sezione, vogli ricreare tutte le emulazioni delle sue più belle storie nelle squadre allenate. Partiremo dalla sua prima esperienza al Foggia, passando per quella a Pescara.

FM 24 Foggia 1991/92 di Zeman

Analisi tattica

Costruzione

La costruzione del Foggia di Zeman partiva spesso dal portiere che lanciava direttamente il tridente offensivo, molto rapido e tecnico. Se la giocata diretta non arrivava a segno, scattava subito il pressing con i due centrocampisti  per la seconda palla e il recupero alto del pallone. In questa fase i due terzini erano già alti nella linea dei centrocampisti, pronti alla sovrapposizione sulle fasce.

Sviluppo

Una volta in possesso del pallone, i rossoneri sfruttavano subito la grande ampiezza della squadra e le sovrapposizioni dei terzini. I due esterni offensivi stringono molto in mezzo al campo, portandosi sulla trequarti avversaria aspettando il passaggio dei compagni. La punta effettua molto movimento senza dare punti di riferimento per permettere gli inserimenti dei due centrocampisti, che alternano giocate sull'esterno del campo ad inserimenti centrali in area di rigore. Il regista resta molto stabile in mezzo al campo, pronto in caso di ricezione del pallone a servire direttamente il moviemnto avanzato dei compagni.

Finalizzazione

La finalizzazione della manovra avviene tramite cross dei terzini o imbucate degli esterni per punto o compagno opposto.

Fase di non possesso

In fase di non possesso il Foggia usava già principi dell'attuale calcio. Linea alta, fuorigioco altissimo e pressing intenso già dalla costruzione avversaria.

FM 24 PESCARA 2011/2012 DI ZEMAN

Dopo quella grande squadra e favola creata a Foggia, Zeman prova le avventure in Lazio e Roma tra le altre ma con molte meno fortune. Lo scandalo doping e le accuse rivolte alla Juventus gli bloccano la carriera e per diversi anni resterà lontano dal grande calcio. Nel 2011 però Zemanlandia riapre i battenti da Pescara.

In quella squadra esplodono talenti come Lorenzo Insigne, Ciro Immobile e Marco Verratti. Quest'ultimo uno dei calciatori più forti italiani dell'ultimo decennio e non ha mai giocato in Serie A, perchè dopo quel bel campionato in Serie B con i Delfini il regista passerà direttamente al PSG. Il tecnino boemo cambia poco dal suo stile tattico e filosofia di gioco attuata al Foggia, se non i movimenti e azioni degli esterni d'attacco e la costruzione.

Analisi tattica

Costruzione

Il Pescara, a differenza del suo Foggia, costruiva con passaggi meno diretti e non era il portiere a lanciare le azioni ma bensì Verratti, il regista davanti alla difesa. Invariata la posizione invece di terzini e esterni offensivi.

Sviluppo

Dopo che la palla arriva al talento di Verratti, si cerca subito la verticalizzazione verso gli esterni d'attacco che partono sempre larghi ma invece di tagliare orizzontalmente dentro al campo tagliano in diagonale puntando dritti l'area di rigore per ricevere il pallone e chiudere l'azione. Stesso movimento in profondità, ma centralmente, fatto da attaccante e centrocampisti centrali.

Finalizzazione

Il Pescara aveva molte varianti per finalizzare l'azione. La prima era direttamente con il tiro di Insigne, bravissimo sia nel tiro da fuori area che nell'inserimento senza palla alle spalle del terzino. Un'altra era sempre dallo stesso folletto partenopeo che rientrava dentro al campo e serviva l'inserimento dell'esterno opposto. Il terzo modo di concludere l'azione è tramite il passaggio filtrante del regista per attaccante o centrocampisti che si inseriscono. Meno usato invece lo spiovente ma si preferisce un cross basso o a rimorchio.

Fase di non possesso

In fase di non possesso il Pescara usava già principi dell'attuale calcio e del suo antenato Foggia. Linea alta, fuorigioco altissimo e pressing intenso già dalla costruzione avversaria.