3-1-4-2 BARCELONA DI LUIS ENRIQUE

27.01.2024

Introduzione

Dopo la stagione di esordio nel 2014/15 vincendo subito il Triplete, Luis Enrique non riesce a replicare nelle stagioni successive e Il 14 febbraio, il Barcellona è ad un passo nel baratro quando perde 4-0 sul campo del PSG in Champions League. Per ribaltare tutto, era necessario ribaltare un risultato mai recuperato nella storia del calcio.


La mossa decisiva, specie per la remuntada contro il PSG, è stato il passaggio al 3-3-4/3-1-5-2 varato il primo marzo contro lo Sporting Gijon. Un 6-1 netto che ha dato il via a una serie di 7 vittorie su 8 partite, compreso il ribaltone contro i francesi.

il 3-3-4 si sviluppa con Neymar largo a sinistra, Rafinha a destra e Suarez a presidiare la profondità. In tutto ciò, viene lasciato intatto il centrocampo e preferibilmente aggiunto un difensore centrale al posto di un terzino (Umtiti per Jordi Alba). Ma, soprattutto, a cambiare è la posizione di Messi, che in sostanza può muoversi da numero dieci, oscillare tra centrocampo e attacco, decidere quando accelerare e quando frenare. Il dinamismo ridotto dei giorni meno felici, viene compensato dal lavoro sulle fasce dei due esterni d'attacco, mentre Suarez può vantare sempre una spalla con cui attaccare centralmente le difese avversarie. L'altro attaccante è solitamente lo stesso Messi, ma in alternativa è uno dei due interni di centrocampo, Iniesta o più probabilmente Rakitic, con cui l'argentino si va a scambiare di posizione.

Neymar e Rafinha danno ampiezza alla manovra giocando molto larghi, Suarez funge da punto di riferimento offensivo. Il tutto mentre Messi va a scambiarsi posizione costantemente con Rakitic e Iniesta.

Per quanto possa sembrare paradossale, il Barcellona ha tratto benefici non soltanto dal punto di vista offensivo, ma anche negli equilibri difensivi. Gli assedi a cui l'atteggiamento troppo attendista degli avversari costringono gli uomini di Luis Enrique, sono resi più imprevedibili dalla maggiore libertà conferita a Messi e un difensore centrale in più garantisce meno svarioni e più copertura sulle eventuali ripartenze.

Rafinha è l'uomo fondamentale per questa tattica, perchè è colui che permette l'equilibrio in fase di non possesso, fungendo da quarto difensore sulla fascia.

La presenza di più uomini offensivi e alti in campo aiuta anche a non subire in quelle zone di campo dove ci sarebbero sulla carta più pericoli, ma il pressing di massa imposto dal barca non permette lo sfruttamento di quelle zone.