3-4-2-1 MONZA DI RAFFAELE PALLADINO DEL MAGICOMONTA

20.01.2024

Introduzione

Quando il 19 settembre 2023 venne scelto per allenare il Monza, passando dalla primavera alla prima squadra, nessuno credeva in lui e invece il due Galliani-Berlusconi pescò l'ennesimo asso nella manica, dimostrando tutta la loro lungimiranza nel mondo del calcio. Raffaele Palladino ereditò la squadra brianzola all'ultimo posto con un solo punto in classifica e la condusse ad una salvezza tranquilla chiudendo all'undicesimo posto il primo storico campionato di Serie A.


Quello che più a stupito però non è il risultato ma il modo. La squadra ha mostrato un calcio propositivo e fatto combinazioni strette e ben sviluppate, assimilate in maniera veloce dai giocatori. Analiziamo il Monza di Raffaele Palladino e ricreiamo insieme l'emulazione tattica in Football Manager 24

COSTRUZIONE

La costruzione del Monza è prevalentemente bassa. La squadra di Palladino si schiera con un 4+2, dove un braccetto e un quarto diventano i terzini. La maggior parte delle volte il gioco si sviluppa verso il braccetto. Questo poiché è molto probabile che si crei superiorità in ampiezza, dato che quest'ultima sarà occupata da 3 uomini (braccetto, quarto e trequartista) con l'appoggio del centrocampista zona palla. In costruzione, inoltre, è possibile vedere un principio chiave del gioco del Monza, ovvero quando un centrocampista viene a giocare dentro la linea per permettere a un braccetto di salire. Questo principio è molto utilizzato nello sviluppo. 

SVILUPPO

Come anticipato prima, lo sviluppo del Monza è abbastanza articolato e non sempre prevedibile. Questo perché le zone del campo sono occupate da giocatori sempre diversi. Una volta superata la prima pressione avversaria, uno dei due centrocampisti si inserisce nella linea difensiva per permettere a un braccetto di salire, quest'ultimo è quasi sempre il sinistro. Il gioco, proprio per questo motivo si sviluppa principalmente sulle fasce, ma la squadra ha un ottimo palleggio e riesce a far girare bene il pallone in tutto il campo.

L'obiettivo è quello di occupare gli half-spaces e l'ampiezza con almeno 3 uomini, indipendentemente da chi essi siano. 

Le azioni del Monza si sviluppano prevalentemente in ampiezza. Per questo è molto importante la gestione delle catene laterali. Queste, sono formate da braccetto, esterno e trequartista, ma come detto prima, il Monza è una squadra che non da molto peso ai ruoli, quindi è probabile che la punta o un centrocampista possano far parte delle catene laterali. Una costante sono i tagli del quarto. Per la squadra di Palladino è molto importante creare densità di uomini zona palla, soprattutto sulle fasce, questo implica che l'area avversaria non sia sempre ben riempita all' interno, ma con un buon numero di uomini al limite. Per questo motivo la squadra brianzola utilizza molto spesso i cut back.

FINALIZZAZIONE

L'attacco alla linea avversaria avviene in molti modi. Quelli principali sono sicuramente le triangolazioni, le sovrapposizioni e i cut back, di cui gli uomini delle catene laterali ne sono i protagonisti. Non mancano i dribbling, grazie a giocatori di qualità, questa è un'altra soluzione utilizzata per superare la difesa. 

FASE DI NON POSSESSO

La fase di non possesso della squadra di Palladino parte dai tre uomini offensivi, che pressano la costruzione avversaria sin dalla nascita, chiudendo tutte le linee di passaggio interne, forzando la giocata verso l'esterno.


Superata questa prima pressione, i brianzoli si schierano con un 5-3-2.