AJAX 2018/19 DI TEN HAG
Introduzione
119 gol fatti con una differenza reti di +87 in Eredivisie, 86 punti conquistati su 102 e un Tadic in formato goleador mai visto con quasi 40 gol stagionali. In Champions un percorso favoloso con il picco più alto l'eliminazione del Real Madrid battuto 1-4 al Santiago Bernabeu, stabilendo il record negativo del club. Rocambolesca l'eliminazione quasi a tempo scaduto nella semifinale contro il Tottenham in casa, uscendo solo per i gol in trasferta.
L'idea di gioco di ten Hag si basa sul costruire la sua manovra partendo dal basso disponendosi con un 4-2-3-1. Spesso, con il portiere ad iniziare l'azione, sono i due centrali di difesa che con il perno di centrocampo in funzione di pivot, creano una sorta di triangolo che permette una varietà di scambi tra di loro, oltre che a continue rotazioni di posizioni per costruire il gioco e rompere il pressing iniziale.
Costruzione
Viene cercata una diagonalità esasperata per infrangere le linee avversarie e una rapidità notevole nello spostare il pallone in orizzontale. Blind, uno dei due centrali, ha visto la sua carriera ringiovanire con la cura Ten Hag, con le sue progressioni palla al piede e la sua abilità nei passaggi svolge sicuramente un ruolo importante in fase di impostazione.
Sviluppo e finalizzazione
Giocare in ampiezza è probabilmente il metodo tattico più efficace dell'Ajax, sovraccaricando il lato dell'attacco e giocare con triangolazioni strette per abbattere la difesa avversaria.
L'Ajax ha avuto diversi marcatori in tutte le competizioni durante questa stagione e le loro ali sono delle minacce costanti per le retroguardie rivali. La squadra attacca con otto giocatori che sono in grado di giocare con passaggi rapidi in spazi ristretti l'uno con l'altro intorno all'area prima di trovare l'imbucata in area di rigore.
Il posizionamento di Donny van de Beek è interessante e il suo movimento facilita l'eccellente passaggio nell'ultimo terzo di campo. Si posiziona davanti al doppio play della squadra, tuttavia, quando attaccano, si spinge in avanti liberando lo spazio centrale a centrocampo e gioca a fianco di Dušan Tadić, come un centravanti aggiunto.
Giocando con molta densità in mezzo al campo c'è ovviamente spazio su entrambi i lati per i terzini di spingersi avanti ed affondare la retroguardia opposta. I terzini possono affondare la difesa, cercando di raggiungere la linea per crossare oppure proporsi in zona gol. A centrocampo, dopo che il centrocampista più avanzato Van de Beek diventa un vero e proprio centravanti, uno dei terzini va ad occupare la zona nevralgica del campo per garantire supporto al centrocampo, mentre l'altro terzino resterà in proiezione offensiva.
Importantissimo il lavoro e ruolo di Tadic in questa formazione. Oltre ai gol come abbiamo detto in precedenza, il calciatore serbo è presente in tutte le azione della squadra nella fase offensiva lavorando sia con la palla che senza per i compagni aprendo gli spazi e giocando di sponda.
Fase di non possesso
Se l'avversario ha il possesso nella propria metà campo, la formazione olandese scende in ripiegamento e cerca di chiudere le corsie di passaggio orizzontali e verticali, costringendolo a girare palla a vuoto, schierandosi con un 4-5-1.
Fonte analisi: Asso Analisiti