CHELSEA DI GRAHAM POTTER DEL MAGICOMONTA

13.01.2024

Introduzione

Era la stagione 2022/23 e il Chelsea decide di esonerare colui che gli ha portato l'ultima Champions League nel derby in finale contro il Manchester City, cioè Thomas Tuchel per prelevare Graham Potter dal Brighton pagando la clausola rescissoria da 25 milioni.


Il tecnico inglese veniva da una gavetta in Svezia all'Östersund, che prese in Superettan, la seconda serie del campionato, portandola fino all'Europa. Quei buonissimi risultati lo riportarono in patria, allo Swansea City e poi al Brighton.

Potter trova davanti a se però una situazione ben più complicata rispetto a quella dovuta affrontare con la squadra precedente, perché il Chelsea ha grandi aspettative da soddisfare in Premier League e oltre a quello ha una seconda competizione ben più importante da affrontare e recuperare vista la classifica disastrosa del girone, cioè la Champions League.

Potter durante la stagione ha deciso di usare con la propria squadra il 3-4-3. I Blues sfruttano molto l'elevata atleticità dei propri giocatori attuando un pressing molto aggressivo a tutto campo, costringendo gli avversari ad aumentare la velocità del proprio possesso palla. Vengono sfruttate molto le zone esterne del campo quando si attacca, perché i due esterni d'attacco tagliano dentro l'area per lasciare spazio sulle corsie esterne alle ali che nella maggior parte dei casi vanno a finalizzare con dei cross.

Costruzione

La squadra di Potter predilige una costruzione diretta che avviene tramite un passaggio rasoterra o una lancio lungo verso uno dei tre attaccanti, dopo un breve fraseggio tra i difensori al fine di trovare lo spazio giusto.

Sviluppo

Dopo che uno dei difensori ha costruito in modo diretto verso uno degli attaccanti, quest'ultimo appoggia la palla indietro verso uno dei due centrocampisti centrali, che a quel punto verticalizza per uno dei due esterni di centrocampo. Potrebbe essere anche l'attaccante stesso a girare la palle verso gli esterni.


Potter decide di far giocare i terzini dal lato del campo uguale rispetto al piede preferito, mentre decide di far giocare i due esterni alti a piede invertito. Tutto questo per far si che gli esterni siano portati a rientrare dentro al campo per andare sul piede preferito, lasciando così le corsie esterne libere ai terzini che invece possono sfruttarle per i cross.

Questo permette così alla squadra di Potter di portare sette giocatori nella trequarti avversaria: tre che attaccano la porta centralmente, due che attaccano la porta lateralmente e altri due, che sono i centrocampisti centrali, che seguono la manovra offensiva pronti per potersi inserire in area. Questa modalità di gioco porta quindi anche a varie sovrapposizioni sulle corsie laterali e a vari triangoli tra attaccante, ala e centrocampista centrale. 

Finalizzazione

Dopo che il gioco si è sviluppato verso le corsie laterali, il modo con cui la squadra finalizza principalmente è attraverso i cross come già detto in precedenza, per attaccante, esterno opposto o a rimorchio per i centrocampisti. 

Fase di non possesso

Il Chelsea nella prima azione difensiva attua un primo pressing molto alto, creando densità di giocatori intorno al portatore di palla avversario e chiudendo tutte le linee di passaggio.


Il centrocampo del Chelsea nel fase difensiva si posiziona in modo scaglionato, con uno dei due centrali che va, in base al lato dove si trova la palla, a pressare sul portatore di palla a centrocampo avversario e con gli esterni che rimangono in pressione sui i terzini per coprire un eventuale scarico. Quando poi la manovra offensiva avversaria avanza verso la propria porta, gli esterni vanno ad allinearsi con la linea di difesa, mentre gli interni indietreggiano per aiutare nella manovra difensiva rimanendo inizialmente più avanti rispetto alla difesa e successivamente a causa di un passaggio filtrante o di un crossavano ad inserirsi nella linea di difesa coprendo gli spazi lasciati vuoti dai propri compagni.