FM 24 IL GRANDE TORO: OMAGGIO, ANALISI E TATTICA

04.05.2024

Introduzione

Non c'è modo migliore per presentare questa tattica, o meglio, questo omaggio ai grandi defunti del Grande Torino di così:
Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta". 
Indro Montanelli, da Corriere della sera del 7 maggio 1949 

Analisi Tattica

La tattica del "sistema", un nuovo modulo di gioco che si affacciava in quegli anni, conosciuto anche come il WM. Sino ad allora la tattica che andava per la maggiore era il "metodo", un tipo di disposizione più difensivo che aveva consentito all'Italia di Pozzo di vincere i Mondiali del 1934 e del 1938 e la cui forza era data soprattutto dal contropiede. 

In difesa c'erano solo due terzini e un centromediano che faceva la spola in avanti appoggiando la manovra offensiva per poi rientrare. In mediana la fase offensiva era impostata dai centrocampisti incursori che si disponevano esterni al centromediano. Due interni, di fatto dei trequartisti e le ali avevano il compito di servire i palloni per il centravanti. 

 Nel sistema inventato dall'inglese Herbert Chapman, tecnico dell'Arsenal, in pratica una sorta di 3-2-2-3, con tre difensori, quattro centrocampisti (due mediani e due interni), tre attaccanti posti ai vertici di una W e una M. Chapman scelse di arretrare un mediano alla linea dei difensori, creando di fatto lo "stopper" mentre i terzini che nel metodo si trasformarono in difensori centrali, marcavano le rispettive ali. Nasceva la difesa a 3. 

I compiti di marcatura erano più semplici, ed essendo uno schieramento speculare nasceva anche la marcatura a uomo, ma il sistema era anche più dinamico, più equilibrato e se giocato con i giusti interpreti, era una tattica che per la prima volta garantiva il controllo della zona nevralgica delle azioni, il centrocampo. 

Questo era impostato su quattro giocatori disposti a quadrato, in quanto posti appunto ai vertici della W e della M cui accennato poc'anzi, e prevedeva l'impiego di due mediani e due mezzepunte. I primi due ad organizzazione delle ripartenze e a dar protezione alla difesa, gli altri due, come nel Metodo, destinati a sostenere l'azione offensiva. 

Fu con l'approdo dal Venezia di Loik e Mazzola che si concluse il precorso di fondazione di quella grande squadra, il primo era uno dei due interni offensivi. 

I giocatori presenti in quella dolorosa tragedia di Superga Bacigalupo, Aldo Ballarin e Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Julius Schubert.

PEZZO ED IMMAGINI TRATTE DA https://vivoperlei.calciomercato.com/.../titani-del... e https://www.mywhere.it/

La tattica in Football Manager 24

Questo particolare schema, per quel che è possibile riprodurre in Football Manager 24, prevede un modulo 3-2-2-3. Lo stile è un contropiede diretto con mentalità equilibrata. L'ampiezza è abbastanza larga e si sfrutta direttamente le fasce con passaggi poco più diretti e ritmo più alto. SI cerca i piazzati, dribblando meno e non lasciando creatività.


In transizione si ritorna e si poi si riparte in contropiede. Nella fase di non possesso la linea difensiva è bassa e il blocco di pressing basso e standard l'intensità. Si sta stretti lasciando l'impostazione avversaria sulla fascia e e si concede il cross.

I ruoli prevedono un portiere classico, un difensore che imposta e due braccetti di difesa. I mediani sono un mediano incontrista e un regista arretrato. Davanti a loro due centrocampisti classici, uno attacco e uno supporto. Davanti due ali e un centravanti.

Testata nel save Legend, il Torino chiude il campionato al secondo posto dietro all'Inter. Risulterà il secondo miglior attacco con 85 gol. In totale i gol saranno 126, di cui Gabetto ne realizzerà da solo 77.