GENOA DI GIAMPIERO GASPERINI DEL MAGICOMONTA

06.01.2024

Introduzione

Era il 2006 e il mondo del calcio italiano passava dall'inferno, Calciopoli, al paradiso, con la nazionale che diventava campione del Mondo in Germania. Proprio quell'estate Giampiero Gasperini iniziava la sua parabola ascendente passando dal Crotone, dove aveva raggiunto ottimi risultati e consensi per il bel gioco espresso, al Genoa in Serie B. Genova è una piazza sempre molto delicata, qualunque sia la sponda, ma lui ha saputo consacrarsi portando il Grifone prima in Serie A vincendo la Panchina d'Argento poi, alla sua stagione di esordio nel massimo campionato, al nono posto.


Quello che è rimasto più impresso però è il bel gioco che lo portò poi all'Inter, forse unico capito negativo della sua storia da allenatore ma questa è un'altra storia sul quale ci sarebbe da aprire un capitolo a sé. Infatti in questo articolo vorrei portarvi l'analisi l'analisi tattica del suo Genoa e la conseguente creazione dell'emulazione tattica in Football Manager 24.

Costruzione

La costruzione della manovra di quel Genoa era sempre dal basso, con i due centrali difensivi esterni che si allargavano per lasciare spazio al centrale e al portiere di dialogare con loro e con il centrocampista che veniva incontro. L'obiettivo era arrivare sulle fasce per sviluppare la manovra.

Sviluppo

Lo sviluppo della manovra prevedeva gli esterni e la ricerca della superiorità in quella zona di campo con le catene formate da terzino, braccetto e trequartista.

Il centrocampista, ognuno dei due con compiti diversi, restavano a copertura del braccetto che saliva sulla fascia.

Finalizzazione

L'azione veniva finalizzata tramite sovrapposizioni, sia interne che esterne, degli uomini di fascia per andare loro stessi alla conclusione o servire un compagno in area di rigore.


Anche l'attaccante, bravo nell'attaccare la profondità insieme ad uno dei due trequartisti, poteva essere servito in profondità da esterni o uomini dietro le punte.

Fase di non possesso

L'obiettivo di Gasperini era la riconquista immediata del pallone una volta perso per poter attaccare di nuovo la difesa avversaria velocemente con ripartenze e contropiedi. La squadra si schiera con un 3-4-3 in questo pressing.


Se non riesce il recupero alta la squadra si schiera nella sua metà campo con un 5-3-2