IL BENFICA ROGER SCHMIDT

02.03.2024

Non sta replicando la grande stagione 2022/23 dove grazie ad un cammino caratterizzato dal raggiungimento del primo posto, senza sconfitte, nel girone eliminatorio con PSG, Juventus e Maccabi Haifa, il Benfica arrivò ai quarti di finale contro l'Inter poi finalista.

Quello che però stupì più di tutto dei portoghesi non fu tanto i risultati ma il gioco di quella stagione. Un calcio brillante, dinamico che esaltò il giovane attaccante Gonzalo Ramos ora al Psg e l'ex Inter Joao Mario autore di moltissimi gol in quella stagione.

Roger Schmidt è un allenatore che gioca con quattro difensori in linea, con i due terzini molto alti a fissare le ampiezze, due centrali tecnici e veloci. I centrocampisti partecipano alla costruzione del gioco, spesso effettuata dal basso, in un 4-2-3-1. 

La caratteristica del gioco offensivo del Benfica è la coralità, creata sia dal movimento continuo del proprio reparto avanzato, facilitato dal recupero aggressivo della palla grazie al Gegenpressing nelle zone laterali della trequarti avversaria.

Scopriamo adesso nel dettaglio l'analisi tattica delle Aquile e l'emulazione tattica in Football manager 2024.

Costruzione

Il Benfica predilige costruire il proprio gioco dal basso. In genere, la prima palla viene gestita da uno dei due difensori centrali. L'interno sinistro di centrocampo si abbassa sulla linea difensiva per ricevere e fungere da play, formando un 3+1, insieme all'altro centrocampista.

In fase di costruzione, sono proprio i due terzini a fissare le ampiezze a centrocampo, tenendo la squadra molto alta. Entrambi si allargano molto e salgono. 

Sviluppo

Il centrocampo del Benfica è schierato, formalmente, con due mediani posizionati davanti alla difesa un centrocampista più avanzato e un esterno d'attacco che spesso si stringe a giocare da trequartista. Di là degli schemi di base, tutti i centrocampisti della squadra portoghese mettono in atto movimenti di interscambio continuo, non dando mai punti di riferimento fissi agli avversari.

In fase offensiva il centrocampo del Benfica mantiene sempre almeno tre uomini in zona palla, tutti molto vicini. Uno pronto ad attaccare la linea avversaria e altri due in appoggio o scarico.

Lo sfruttamento delle catene laterali è una costante del gioco di centrocampo della formazione lusitana. Sull'ampiezza sinistra, il terzino si trasforma quasi sempre in un esterno d'attacco, chiedendo la copertura ai due mediani.

Il Benfica mantiene sempre uno o due uomini in fase di possesso. In zona di rifinitura, la squadra costruisce le sue azioni più pericolose. Uno dei giocatori scelti per presidiare questa zona è Di Maria, che con la sua imprevedibilità è in grado sia di saltare il diretto avversario che di duettare in spazi stretti con i compagni o di lanciare a rete i due terzini. Nel suo movimento perpetuo, cerca spesso di stringere verso la zona centrale del campo per portare fuori zona il proprio marcatore e creare spazi alle proprie spalle.

Anche il centrocampista più avanzato si spinge in zona rifinitura e lo fa sistematicamente in appoggio per le triangolazioni in velocità o per le sovrapposizioni sulle fasce.  

Finalizzazione

Le azioni più pericolose del Benfica nascono da triangolazioni, appoggi e ripartenze o sovrapposizioni sulle fasce, concluse con traversoni, spesso arretrati per gli inserimenti di attaccanti o centrocampisti.


L'altra modalità sono le rapide verticalizzazioni e scambi centrali con l'attacco alla profondità di centrocampisti e attaccanti.

Fase di non possesso

Il Benfica pratica un pressing di prima linea aggredendo il primo portatore di palla, con l'attaccante che si occupa invece di indirizzare gli scarichi verso gli esterni o il portiere. Grazie a questo movimento aggressivo, ma sincronizzato, l'intera linea di centrocampo avanza assieme alla difesa, contribuendo a tenere i reperti corti ma ben collegati. Gli interni di centrocampo sono sempre disposti in eventuale raddoppio sugli esterni avversari.


Quando la prima pressione viene saltata la squadra si schiera con un 4-5-1.