IL BORUSSIA DORTMUND DI JUERGEN KLOPP

08.03.2024

Introduzione

Se il Borussia Dortmund è tornata a grandi livelli stile fine anni '90, così come il Liverpool negli ultimi anni, il merito è senza dubbio di Jurgen Klopp. La differenza tra le avventure nelle due squadre è che con gli inglesi il tecnico tedesco è riuscito a vincere tutto, mentre con i gialli di Germania era l'"eterno secondo", fino a riuscire poi a conquistare due campionati, una coppa nazionale e due Supercoppe nazionali.

Dopo aver esaminato oramai da anni il suo Liverpool, oggi esaminiamo il suo Borussia Dortmund che arrivò in finale di Champions League contro il Bayern Monaco di Heynckes che vincendo quella partita completò lo storico Triplete battendo in tutte le competizioni proprio il Dortmund.

Lo stile di Klopp non era ancora dominante come visto poi in Inghilterra ma preferiva lasciare l'iniziativa agli avversari per riaggredirli immediatamente e ripartire con rapide verticalizzazioni. In quella rosa erano presenti futuri campioni del calibro di Robert Lewandowski, İlkay Gündoğan, Mario Götze e Marco Reus per citarne solo alcuni, schierati con un 4-4-1-1 che in fase di possesso si trasformava in un 4-2-3-1/2-4-4.

Costruzione

Come detto in precedenza la squadra preferiva lasciare il gioco agli avversari per effettuare la classica riaggressione alta, ma quando doveva impostare i difensori cercavano subito una rapida verticalizzazione verso gli uomini avanzati.

Sviluppo

Nella fase di sviluppo si cerca di arrivare il prima possibile alla finalizzazione dell'azione sfruttando sia le catene laterali con l'inserimento degli esterni e le sovrapposizioni dei terzini oppure tramite veloci scambi ed inserimenti centralmente. 

In questa fase, come nella maggior parte del Dortmund, l'uomo fondamentale è Gündoğan, giocatore che troviamo presente sia ad inizio azione che spesso nella finalizzazione.

Finalizzazione

Come anticipato in precedenza, il modo di finalizzare l'azione del Dortmund avviene tramite cross oppure conclusione stessa degli esterni. 

Il finalizzatore della maggior parte delle azioni del Dortmund e Robert Lewandowski, che a differenza delle interpretazioni del ruolo degli ultimi anni dell'attaccante polacco, stazionava molto di più nei pressi dell'area di rigore.

Fase di non possesso

La fase di non possesso era la fase più elaborata di Klopp. Una volta perso il pallone si doveva cercare subito il recupero immediato in zona più vicina alla porta avversaria possibile e una volta recuperata dovevano subito attaccarla. 

L'obiettivo era mandare l'avversario verso le zone esterne del campo chiudendo tutte le zone centrali. Sulle fasce i due esterni pressavano incessantemente gli avversari, spesso con molti uomini in zona palla con terzino ed interno di competenza impegnati.