IL MILAN DEGLI IMMORTALI, SACCHI E GLI OLANDESI

22.02.2024

Introduzione

A detta di tutti gli esperti di calcio, e non, la squadra più forte di tutti i tempi. Poi si dividono tra chi dice che il merito è di Arrigo Sacchi e chi invece degli olandesi & Co che formavano quella squadra. La verità come sempre sta nel mezzo, se quei giocatori non avessero avuto Arrigo Sacchi probabilmente avrebbero vinto ma non in quei modi e tempi e se il mister italiano non avesse avuto quei giocatori (che si è scelto perchè ricordiamo i molti rifiuti da parte sua di giocatori già acquistati dal patron Silvio Berlusconi) non avrebbe probabilmente vinto in quei modi e tempi.


Detto questo voglio portarvi la mia analisi tattica ed emulazione tattica per Football Manager 24 di quella squadra dopo aver studiato a fondo l'allenatore romagnolo tramite convegni, manifestazioni ed eventi da lui tenuti oltre ad aver letto il suo libro, autografato da lui stesso in persona come possiamo vedere le libro, nel quale ho potuto apprendere le sue nozioni e racconti di quella squadra.

Costruzione

L'azione di quel Milan parte sempre dal basso con i due centrali che portano palla, Baresi lo conosciamo tutti mentre Rijkaard è stato acquistato proprio da Sacchi per affiancarlo allo storico capitano rossonero in impostazione anche se spesso per le assenze di Carlo Ancelotti lo ha dovuto schierare spesso in mediana.

Sviluppo

Lo sviluppo della manovra è prevalentemente sulle fasce, dove i due esterni creeranno superiorità numerica e sovrapposizioni con i terzini che spingono molto.


Il regista davanti alla difesa accompagnare l'azione per tutto il campo dando sostegno alla manovra.

I due difensori staranno molto alti pronti ad effettuare subito un contropressing nella transizione negativa.

Le punte effettueranno un movimento inverso, il famoso uno dentro uno fuori che è stato, a detta di Sacchi, l'arma vincente nella finale di Barcelona vinta 4-0 contro lo Steaua Bucarest.

Lateralità

Arrigo Sacchi nel suo libro racconta un aneddoto simpatico ma che fa ben capire quanto usasse l'ampiezza del campo.
"Il giardiniere di San Siro impazziva perchè quando giocava l'Inter, Trapattoni gli chiedeva di stringere le linee del campo al minimo consentito per tenere la squadra stretta e attuare il suo catenaccio, io invece gli chiedevo di allargarle al massimo per sfruttare tutta l'ampiezza del campo. Stessa domanda ce la fece un arbitro che durante la nostra partita vedeva due linee di campo diverse."

Sempre a detta sua, i due giocatori più importanti tatticamente erano proprio gli esterni di centrocampo. Colombo ed Evani rappresentavo l'equilibrio fatto persona. I due giocatori dovevano attaccare come un'ala e difendere come un terzino.

Finalizzazione

Le modalità di finalizzazione più ricercate sono la rapida verticalizzazione una volta recuperata palla alta, altrimenti con azione sviluppata in possesso palla si cercano i cross o scambi stretti tra il trio offensivo.

Non Possesso

Durante la fase di non possesso la squadra sta molto alta, con le due punte che guidano il pressing offensivo tanto caro a Sacchi, tanto da farlo discutere spesso con Marco Van Basten. Donadoni, o chiunque giocasse dietro le punte, in fase di non possesso si allineava au due esterni sulla linea di centrocampo.

Transizioni

Il Milan quando recupera la palla cerca subito di attaccare la difesa avversaria e una volta persa effettua subito un contropressing offensivo.