IL NAPOLI DI MAURIZIO SARRI

14.04.2024

Introduzione

Era circa la metà del secondo decennio degli anni 2000 e la storia stava per essere scritta, quella storia poi scritta da Luciano Spalletti e il Napoli. Maurizio Sarri non era riuscito ha vincere nessun trofeo ma il calcio espressa dai suo azzurri ha fatto il giro del Mondo ed emozionato anche i non tifosi partenopei.


Il tecnico toscano arrivò in Campania dopo le ottime stagioni ad Empoli e dopo un lungo lavoro sfiorò lo Scudetto nella stagione 2017/18 nel famoso "Albergo". Quella squadra nonostante i 91 punti, record tuttora attivo per il Napoli, perse lo scudetto a favore della Juventus di Allegri che chiuse con 95. Il tecnico dichiarò poi che quello scudetto è stato perso in albergo a Firenze prima della trasferta contro la Fiorentina dove gli azzurri persero 0-3.

Tornando un pò indietro, al suo primo anno in Campania, Sarri stabilì subito il record di punti poi infranto sempre da lui come detto prima e contribuì con il suo gioco nell'impresa di Higuain che diventò il calciatore con più gol in un singolo campionato di Serie A (36).

Scopriamo il suo Napoli con l'analisi tattica e l'emulazione tattica in Football Manager 24.

Analisi tattica

Il Napoli gioca un calcio semplice, ma molto organizzato, capace di imporre il proprio ritmo a qualsiasi avversario, e di sfruttarne i punti deboli. 


Costruzione

In fase di costruzione tutto parte dai due difensori centrali che ricevono dal portiere ai limiti dell'area di rigore e cercano di impostare, con l'aiuto di Jorginho, regista della squadra che si abbassa, mentre nel frattempo i terzini si allargavano per dare ampiezza alla squadra.

Sviluppo

I centrocampisti del Napoli avevano dei ruoli prestabiliti e diversi fra loro. Jorginho era l'incaricato delle regia ma difficilmente avanzava oltre il cerchio del centrocampo avversario dando supporto ma non molto profondo.

Hamsik era tornato ai vecchi splendori nell'era Sarri. Il capitano era libero di provare i movimenti senza palla in cui tanto era un maestro, oppure veniva incontro in fase di impostazione, portando con sé un uomo e creando spazio per i compagni per poi proporsi in profondità creando confusione fra gli avversari a ridosso del'area di rigore.

L'altro centrocampista era un recuperatore di palloni instancabile, bravo anche a sostenere la manovra come Allan.

I due terzini erano molto diversi. Ghoulam prima dell'infortunio era uno dei terzini più forti nel cross e questo veniva sfruttato molto dal tecnico che lo lasciava libero di sovrapporsi ad Insigne. Questo movimento era anche utile al folletto napoletano che sfruttava l'uno contro uno per rientrare andando al tiro o al cross sul secondo palo per l'inserimento di Callejon alle spalle del terzino opposto.

L'altro terzino era Hysaj‎, fedelissimo di Sarri dai tempi di Empoli, che il tecnico porterà con sé anche alla Lazio. Bravo in fase difensiva più che offensiva permetteva allo spagnolo restare alto in smarcamento preventivo per il contropiede.

Finalizzazione

Il Napoli gioca con un attaccante, Higuain, che faceva da collante per la manovra e teneva la difesa (o quantomeno i due difensori centrali) impegnati, e tenga la squadra avversaria più bassa. I modi di servirlo erano svariati. Dal cross alla palla in profondità nello spazio.


Come detto in precedenza, un altro modo di cercare la via del gol erano i cross dalla trequarti di Insigne per Callejon.

Fase di non possesso

Il Napoli in fase di non possesso organizza un pressing che crea difficoltà alla squadra avversaria. La squadra di Sarri inoltre tende sempre a stare alta. I tre centrocampisti accompagnano la prima linea sul pressing offensivo.

Allan va sempre a portare avanti la linea di pressing del centrocampo per primoLa linea di pressing del Napoli, inoltre viene effettuato in diagonale, in modo da stringere lo spazio agli avversari ed avvicinarli ad una delle due linee laterali del campo.